Andammo - Insieme nei contest !

Con questa premessa non escludo la possibilità di partecipare a qualche contest, cosa che faccio tuttora, ma mi riferisco alla grinta, alla voglia, all'ambizione che allora mi facevano credere di essere in grado di sfidare il mondo.

 

Non so se posso rendere, con le successive righe, anche solo parte di quello che fu il mio entusiasmo per l'abbattimento delle frontiere internazionali sorvolate con le onde elettromagnetiche.

 

In un epoca, così vicina, parlare dell'entusiasmo di collegamenti transoceanici sembra quasi fuori luogo.

 

Ancor di più perdere 48 ore (sonno compreso) per raggiungere un "punteggio in classifica" oggi sembrano fuori da ogni logica comprensione.

 

In realtà, come in ogni disciplina, solo il sacrificio, che sia solo ti tempo, di sonno, di energie fisiche e mentali, porta a dei risultati.

 

Non potendo descrivere tutto racconto solo qualche aneddoto:

 

Il primo è dagli albori: Il 24 novembre 1973 decido di partecipare al WWDX CW, quasi per scherzo, il categoria monobanda 3,5 mhz CW. La notte è entusiasmante; la mattina, al calo della propagazione, mi mobilito per cercare un amplificatore vista la mia esigua potenza. Il buon I3LTF mi presta il suo amplificatore con il quale posso terminare la gara con un punteggio di circa 27.000 punti. Non una esagerazione ma primo italiano e 5 europeo.

 

Seguirono altre esperienze assieme a I3AWW per alcuni anni; e da qui in poi gli aneddoti si sprecano:

- Per caricarsi psicologicamente  toccare le placche delle valvole finali con guanto isolante (3000 V anodica)

- Verificare la chiusura dei loop della cubica in 80 metri  mentre l'altro trasmette (e non dovrebbe farlo).

- Uscire dalla stazione e trovare una torma di granchi vivi, liberata da amici, in ingresso mentre eravamo in contest.

- Subire la sequenziale esplosione di tutti i condensatori dell'alimentatore a 3000 V e passare il resto della notte con una serie di condensatori di recupero da pochi volt-lavoro per ottenere decimi di microfarad (viste le eperienze e visto il non isolamento esterno dentro un tubo di cartone anche con funzione protettiva da ulteriori esplosioni).

- Etc .. Etc ..

 

Ciononostante ricordo con entusiasmo quel periodo. Le successive esperienze in VHF con orari più limitati hanno, per me, evidenziato la mancanza dello stress temporale, che essendo per i contest HF normalmente di 48 ore, lascia tanta stanchezza ma più profondi ricordi.

 

Ringrazio il compianto Renzo, I3MAU, per averci lasciato, nel 1974, colonizzare casa sua e le sue apparecchiature per una esperienza nell'ARRL contest.

 

Dovrei fare quindi un elenco dei diplomi conferitemi ma lo faccio solo per sommi capi:

 

WWDX contest 80 metri dal 1973 al 1976  1 italiano e 1 eu (1976)

ARRL contest 1 italiano 1974,1975, 1976   1 europeo high band  1976

SAC contest 1974-75 e 76

VK-ZL 1976  1 italiano

 

Tutti nella tornata CW.

 

Per chi non vuole fare dei conteggi si tratta di oltre 21 giorni completi di gare non stop ... Quasi un mese di vita ...

 

Ultimamente le esperienze S.O.T.A hanno dato solo una leggera rinfrescata. La durata, limitata più dal binomio durata alimentazione - peso accumulatori, non è mai eccessiva e nei limiti "umani".

 

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by Giacomo Bornancini 25/1/2012